(Sentito su Radio Conegliano). Trump non sa più come fare con TikTok, dopo aver instaurato una battaglia sui dazi con la Cina, deve ancora trovare una soluzione per il social media cinese che in America, per legge, deve diventare americano.
Amazon ha presentato una proposta d’acquisto, ma il problema sembrano i cinesi. Non vogliono più cedere la divisione americana dell’app dopo gli scontri con Trump?
Trump ha detto che ora ci sono ancora altri 75 giorni di tempo per decidere. Vedremo cosa accadrà.
Instagram sta investendo per potenziare la barra di ricerca dentro all’app. Vuole puntare tutto alla ricerca dopo che diverse novità sono state ritirate.
Il Guardian, giornale inglese, ha detto che il governo sta sviluppando un progetto per prevedere chi commetterà gli omicidi. Secondo quanto trapelato il sistema si basa su algoritmi che sono in grado di capire chi commetterà un omicidio… probabilmente grazie ai controlli con le telecamere. Siamo arrivati alla fantapolizia. Poi arresteranno le persone prima che commettano reati?
Save the Children Italia ha comunicato che circa un bambino su tre, tra i 6 e i 10 anni, usa lo smartphone tutti i giorni. Il 62,3% dei preaddolescenti, anche se non potrebbe, per vincoli imposti dalle piattaforme social, ha almeno un account social.
Dati davvero allarmanti di una popolazione che nasce praticamente sui cellulari e sui social. Riusciranno i bambini a capire cosa è dannoso e cosa non lo è?
Vedremo come andrà a finire, ma non c’è tanto da ridere.
È alta tensione sulle Big Tech. I leader delle Big Tech americane che hanno supportato Trump ora stanno perdendo miliardi a causa sua. A causa dei dazi, ma non solo, nei primi quattro mesi dell’anno sono stati bruciati oltre 1800 miliardi di dollari. Le tecnologie americane, se non ci sarà intesa tra USA e UE entreranno nel mirino del fisco.
Von der Leyen ha già detto: ‘Senza intesa pronti a tassare le Big Tech’.
Sembra una guerra che non ha né capo né coda.
L’Appuntamento con Donut News finisce qui.
Un saluto da Daniele Antoniol, il vostro Social Journalist. A presto.
