I social media sono diventati la nuova “edicola globale” ma secondo i dati pubblicati dalla ricerca di Press Gazette non c’è da gioire.
Il traffico generato dai link sta crollando (ne avevo parlato qui e ne parla anche Press Gazette) e quindi gli editori sono costretti a pubblicare post o video nativi sui social.
Gli editori con la pubblicazione dei post nativi sui social stanno cominciando ad accusare contraccolpi sulle entrate pubblicitarie online… a questo va aggiunto anche il problema dei “publisher digitali” non verificati, che non sono ancorati ai vecchi sistemi, non sono giornalisti, e quindi non sono eticamente patentati per pubblicare news ma che comunque riescono a creare grosse nicchie di seguaci e delle volte grosse nicchie altamente disinformate e colpite solo da fake news.
Parlando di dati (anche italiani), questa è la situazione dei social per le news:
Alcuni studi di Press Gazette dimostrano che l’informazione si sta collegando sempre più a canali di persone fisiche piuttosto che a reti, giornali, ecc….
Basta vedere i dati su YouTube (in crescita come social di informazione), Instagram e Tik Tok.
Si sta dunque andando dunque verso un “personal branding” anche per le news, nell’attesa di un rinnovamento totale del sistema informativo. Ah… Presto arriverà anche l’Ai e ne vedremo delle belle.