È al centro di ogni nostro pensiero, di giorno e di notte, spesso compare anche nei nostri incubi, con suoneria o meno… Parlo della notifica.
Lo studio più recente sulle notifiche è quello di Deloite (2016) che racconta di almeno 47 notifiche al giorno sullo smartphone, ma da allora le cose sono cambiate. Provate a considerare solo la mail di lavoro che potrebbe raggiungere solo in un giorno tale cifra. E i social? le notifiche sulla app delle camminate quotidiane? le notifiche per l’arrivo di un film in streaming? Potrei continuare all’infinito.
Apple nel 2013 aveva annunciato che attraverso i suoi server erano state inviate 7,4 migliaia di miliardi di notifiche push. Un’enormità per sistemi ancora antiquati mentre ora le notifiche sembrano essere sempre più presenti nel nostro quotidiano.
Secondo il Wall Street Journal e anche molti psicologi sono diventate la nostra dopamina.
Ultimamente stanno crescendo le notifiche per le persone che si “scordano di aprire i social”. Instagram, secondo il Wall Street Journal, ha registrato l’aumento più marcato, con gli utenti che hanno ricevuto 12 notifiche in più a gennaio 2024 rispetto al luglio precedente.
Questo è il risultato di strategie di marketing sempre più agguerrite, che puntano a raggiungere ogni utente inattivo, perchè un utente più attivo potrebbe portare maggiori introiti pubblicitari.
Ma perchè farsi fregare dalle notifiche?
Un terzo delle notifiche che riceviamo, secondo La Repubblica, ci fanno stare pure male. Stando al più recente studio americano della American Medical Association Pediatrics le notifiche potrebbero cambiare addirittura la sensibilità del cervello dei minori.
Perchè continuare a farle suonare? Perchè continuare a tenerle?
Io, personalmente, le ho limitate quasi tutte da circa 3 mesi. Vivo molto meglio. Provare per credere.
(Se ti serve sapere come limitarle scrivimi in chat o via email)