Chat GPT, il servizio di intelligenza artificiale che ha cambiato il mondo alla fine del 2022 è riuscito a sopportare il peso del lavoro sino a pochi mesi fa poi ha iniziato a scricchiolare
Partito alla grande, superando i 100 milioni di utenti in soli due mesi dal lancio, la piattaforma “intelligente” ha visto un’incremento notevole dei curiosi sino al lancio della versione a pagamento. Dopo aver mostrato a mmilioni di utenti le proprio potenzialità il 12 maggio scorso, la società proprietaria denominata OPEN AI, ha iniziato a parlare di 20 euro al mese per servizi davvero “innovativi” con plugin e integrazione web.
Da quel momento, anche se altri concorrenti sono entrati nel mercato (per esempio Microsoft su Bing e Google), Chat GPT ha iniziato a conquistare gli utenti business. Abbonamenti (Chat GPT Plus) su Abbonamenti fino al crack!
Pochi giorni fa la piattaforma ha avuto un blocco, poi risolto anche se dowdetector.com continua a registrare down giorno dopo giorno.
Ma qual è il problema? Secondo lo specialista in Ai Vicenzo Cosenza il problema più grosso è il server. Troppi abbonamenti, troppe attività free avrebbero bloccato tutto. Così la società avrebbe deciso di stoppare gli abbonamenti e attivare delle liste d’attesa in tutto il mondo.
Un’operazione che aiuterebbe i concorrenti, anche se non sarebbero (pare) all’altezza di Chat GPT.
Ma perchè i server si sono bloccati?
E’ questione di denaro. Secondo Dylan Patel, capo analista della società di consulenza SemiAnalysis, l’addestramento dei chatbot richiede una spesa pari a 700 mila dollari al giorno. Ogni anno Open Ai spenderebbe quindi 256 milioni di dollari in addestramento. Microsoft per mettere in piedi la sua Ai avrebbe speso ben 11 miliardi di dollari.
E’ sempre questione di soldi!
L’intelligenza artificiale non è più intelligente. Chat GPT Plus avrebbe bloccato le sottoscrizioni per sovraccarico dei server
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