Threads a seguito dell’accordo tra USA e UE sulla migrazione dei dati sta per arrivare*. Per capire l’app, secondo alcuni cinguetti, bisogna cominciare a capire l’America, il periodo storico politico che sta attraversando e quello tecnologico.
1. Le voci internazionali, ovviamente non confermate, raccontano di un’applicazione ‘molto vicina’ a Biden che farà da contraltare a Twitter, ‘molto vicino’ al partito di Trump.
2. Threads non riuscirà a battere subito Twitter. Forse potrebbe farlo con uno degli aggiornamenti più attesi: il protocollo Activity Pub
Threads permetterà agli utenti di dialogare con utenti di altri social media che implementano questo protocollo decentralizzato (Mastodon lo possiede già e presto arriverà su Tumblr e WordPress) [approfondisci qui il tema dei social decentralizzati]. Stando a Mosseri questo “consentirà a chiunque di scegliere quale ambiente abitare e anche di lasciare Threads portandosi via i followers accumulati”.
3. Importantissimo sarà il ruolo di “comunicatore mondiale”. Attualmente Twitter è il numero uno assoluto ma il ruolo potrebbe passare a Threads anche se Mosseri ha dichiarato di non voler puntare in prima battuta alle news e alla politica (cambierà certamente idea con le prossime elezioni Americane).
4. Mosseri ha dichiarato che Threads avrà “la priorità” visto che in pochi giorni ha superato in Usa e Uk i 100 milioni di utenti complessivi. Considerando che gli stessi ing. lavorano per Instagram chi sistemerà i bug di Instagram?
5. Threads darà comunque un’ulteriore spinta ad Instagram (salvo passi falsi) che continuerà a tenere testa come già dimostrano i dati degli scaricamenti mondiali di maggio [approfondisci qui].
*meglio evitare di scaricare l’app con VPN su Android.
Pazientiamo ancora qualche mese!!!