Skip to main content
Blog

Mosseri ha svelato il segreto di pulcinella: non c’è solo un algoritmo.

By 1 Giugno 2023No Comments2 min read

Attraverso un Reel di ben 9 minuti, il numero uno di Instagram ha parlato dell’algoritmo o meglio, degli algoritmi della piattaforma.
Per capire cosa e come mostrare i contenuti alle persone e se far scalare un contenuto, Instagram suddivide il proprio sistema di classificazione in base al metodo utilizzato da un utente per trovare i contenuti: il feed principale, le Storie, la pagina Esplora e i Reels. Esistono innumerevoli informazioni che vengono utilizzate dalla piattaforma.
Le storie, secondo quanto dice Mosseri, vengono classificate in parte in base alla frequenza con cui un utente visualizza gli aggiornamenti di un account e se interagisce con gli altri inviando messaggi diretti o apprezzando una storia. Instagram cerca anche di valutare la relazione con un account, ad esempio se qualcuno è un familiare o un amico.
Gli algoritmi Reels raccolgono dati simili: ciò che un utente ha apprezzato, salvato, condiviso o con cui ha interagito.
La piattaforma indica specificamente la probabilità che un utente ricondivida un video, lo guardi fino in fondo, metta mi piace o faccia clic sulla pagina audio come previsioni. Tutte queste informazioni vengono lavorate.
Anche le immagini e l’audio utilizzati nei video, nonché le informazioni sulla persona che li ha condivisi, come i follower o i livelli di coinvolgimento, svolgono un ruolo nel posizionamento dei Reels.

In breve:
-Più presenza su Instagram premia,
-più DM (Direct Message) premiano,
-più attività corretta (meno folllow-unfollow) premia,
-contenuti Reel che tengano conto di musiche (di tendenza) e immagini sono essenziali,
-caroselli e foto? non menzionati. Si stanno estinguendo? (comunque continuano ad andare bene).
-gli algoritmi lavorano per farci rimanere più tempo nella piattaforma.
-meglio apprezzare diversi tipi di contenuti altrimenti si vedranno meno contenuti = meno visibilità.

Tutto insomma ruota intorno ad una cosa: è essenziale rimanere più tempo nella piattaforma, interagire a spron battuto e una volta colpiti con un video non interessante, segnalarlo con “mostra meno”.

 
Daniele Antoniol

37 anni, laureato in Tecniche Artistiche e dello Spettacolo e Giornalista Pubblicista iscritto all’Albo, Daniele Antoniol si occupa di comunicazione dal 2008 e di marketing dal 2016. Ha lavorato per otto anni, ricoprendo i ruoli di cameraman e giornalista pubblicista, a Eden TV (rete televisiva privata trevigiana); ha operato per cinque anni come Social Media Manager per la società di pallavolo Campione del Mondo Imoco Volley Conegliano mentre per quattro anni è stato responsabile marketing del gruppo Garbellotto SpA. Daniele Antoniol è Meta Media Manager Pro e Social Journalist. Daniele offre anche i servizi di Ufficio Stampa essendo giornalista pubblicista. Nel 2021 ha ideato il polo creativo freelance Dantiol che si occupa di Marketing Omnicanale per le PMI.

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments