“Quando si parla di comunicazione stiamo parlando di “un’andata e ritorno”, non c’è comunicazione in una sola direzione: va e torna, va e torna. E in questo anche si cresce. Sono soltanto i pappagalli a comunicare in andata senza ritorno, perché dicono sempre lo stesso, e non importa quello che è l’eco, quello che si dice dall’altra parte.”
Queste sono le parole che Papa Francesco ha pronunciato recentemente ai membri e partecipanti alla plenaria del Dicastero per la Comunicazione e che potete trovare nel pezzo di Salvatore Cernuzio su Vatican News.
Ma perché parlo del Papa e di che cosa ha detto? Perché al di la delle posizioni religiose, proprio come spiega il Papa, la comunicazione è fatta di ascolto. E’ il messaggio che ci deve interessare visto che, al di la delle posizioni religiose, rispettiamo ogni capo di stato o personaggio storico.
Secondo quanto riferito da Vatican News, il Papa, nel suo discorso, si sarebbe soffermato pure sulla creatività.
“Non può esserci comunicazione senza un dialogo e senza movimento, senza muoversi”. “Questo è comunicare, è rischiare, è creare, è andare oltre”, afferma il Pontefice. “Un comunicatore che vuole avere tutto in ordine, ha sbagliato professione, fai l’archivista che lo farai meglio! Il comunicatore deve andare sempre rischiando, sempre sulla strada, sempre nel coinvolgimento con la vita”.
E sulla tecnica?
“La tecnica ti aiuta se dietro c’è un cuore, c’è una mente, se c’è un uomo, una donna che dà del suo”. “State attenti – raccomanda allora il Papa – a non scivolare soltanto sulla tecnica, perché questo ti porta a una comunicazione asettica, priva di valori, e che poi può cadere in mano ai commercialisti o alle ideologie del momento”.
Approfitto di questo blog, anche per consigliarvi “cattiva maestra televisione di Karl Popper, edizioni Reset” per approfondire la comunicazione e la filosofia della chiesa. Il libro infatti, copertina bianca e scritte nere, contiene anche uno scritto particolare sulla comunicazione di Papa Woitila. Visto che comunicazione è anche ascoltare, leggete i testi con senso critico e fatevi un’idea di comunicazione.
Buon lavoro.