Secondo l’esperto Michael Mignano, i social non sono più social ma mezzi di raccomandazione in quanto gli algoritmi raccomandano i post ad altre persone. Si tratta sostanzialmente di un’era che ha decretato la fine delle comunità digitali.
“I media di raccomandazione, che distribuiscono contenuti tramite algoritmi mirati all’utente, sono -secondo Mignano- più efficienti, più difendibili e meno inclini agli abusi perché le piattaforme hanno il controllo di ciò che viene visto […]”.
Prima o poi questa nuova era si evolverà e le piattaforme cercheranno ancora più controllo ed efficienza. Stando a Mignano Instagram, Tik Tok, ecc… probabilmente si rivolgeranno a forme di media sintetici per creare il contenuto perfetto per ogni utente.
Ma con questo nuovo sistema che ha decretato la fine della “social era” chi ha vinto e chi ha perso?
I primi a perdere sono stati i fotografi: la condivisione di foto ora è casuale e onnipresente come l’invio di messaggi di testo. I video si sono rivelati la forma di media più coinvolgente.
Gli influencer figurano nella lista dei perdenti: hanno -secondo Mignano- investito una grande quantità di tempo per aumentare il numero di follower e ora, gli algoritmi, non mostrano più i post ai seguaci. L’idea “crea un seguito, ottieni distribuzione” ormai è morta!
A perdere sono state anche le famiglie e gli amici. I social erano stati inventati per creare una rete digitale proprio tra conoscenti. Ora niente più “sono andato in pizzeria”, “ci siamo trovati dopo 60 anni”… finisce davvero un era!!!
Ma chi sono i vincitori? Sono davvero pochi: i contenuti di qualità.
Le piattaforme infatti avranno bisogno di creare un catalogo enorme con contenuti diversificati. Il resto lo farà l’algoritmo…