Parlo di Instagram ma quanto scrivo potrebbe andare bene per qualsiasi altro social. Ogni giorno diamo in pasto agli algoritmi e ai server davvero moltissimi dati personali: immagini, video che ci raffigurano ma anche testi e geolocalizzazioni.
Dobbiamo essere consapevoli di ciò che stiamo facendo.
Da tempo i governi stanno cercando di mettere diversi paletti al tracciamento Social ma non cambierà molto nemmeno con le multe.
L’Irlanda, pochi giorni fa ne strappata una da oltre 400 milioni di euro. A prendersi questa multa è stata proprio un’azienda che conosciamo molto bene: Instagram!
La società è stata accusata di aver conservato e trattato i dati dei minorenni. Meta ha già riferito che farà appello e che non ha l’intenzione di pagare oltre 400 milioni di euro. Ma al di là di questi episodi, che si sentono praticamente ogni giorno, ve ne racconto un altro che vi metterà qualche dubbio sulla sicurezza dei social che oggi viene minata soprattutto dall’intelligenza artificiale.
Il progetto di Dries Depoorter, artista tecnologico belga, ha portato a galla questa problematica. L’artista ha individuato, attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza di alcuni luoghi, tutte le persone che lì avevano scattato i selfie finiti su Instagram.
Il risultato del “matching” webcam pubbliche\post instagram è stato a sua volta postato da Dries sul social.
Le immagini raccontano molto di quello che è accaduto!
Questo progetto ci pone tanti interrogativi perché quello che ha fatto Dries potrebbe essere replicato da malintenzionati senza scrupoli.
Social e Intelligenza Artificiale potrebbero diventare un mix esplosivo… ultimamente proprio l’intelligence Ucraina, grazie al matching dell’intelligenza artificiale, aveva usato i post VK dei filorussi per colpire punti sensibili in Crimea ma non solo (ne avevo parlato qui).
C’è da preoccuparsi?