I social possono davvero influenzare le elezioni? Termometro politico, alla fine del mese di aprile ha svolto un sondaggio davvero interessante andando ad intervistare 2800 italiani attraverso un form messo a disposizione online.
Quello che emerge è un quadro curioso. Attualmente, la legge italiana non prevede una par condicio online, nei social, e qualsiasi politico può continuare a postare sui social anche durante la giornata elettiva.
Ci sono enormi differenze rispetto ad altri mezzi come la televisione, la radio, i giornali, le pubbliche affissioni, i volantinaggi (i mezzi di comunicazione tradizionali). I politici, attraverso i mezzi tradizionali, possono esprimersi in modo molto bilanciato (par condicio) e devono rispettare il silenzio elettorale dal giorno precedente le elezioni sino al termine dello scrutinio…
Che cosa è emerso dal sondaggio?
Il 64,9% delle persone intervistate ritiene che i social influenzino le elezioni più degli altri media. Tra questi il 47,5% vorrebbe una regolamentazione per garantire il pluralismo. A volere la par condicio per i social è un ulteriore 15,2% di intervistati. Infine c’è un 14,7% che pensa che i social non influenzino ancora come la tv e i giornali e non ritiene necessario l’istituzione di un regolamento per la par condicio. Gran parte degli intervistati (il 47,7%) non crede inoltre che sui social network vi sia eccessiva censura. Anzi, tra questi il 37,3% è convinto che ci sia troppa libertà per chi diffonde fake news e odio.