E’ arrivato il world happines report 2024.
Lo studio, che ha analizzato la felicità in 143 Paesi di tutto il mondo, è realizzato dall’ONU su sondaggi dell’Istituto Gallup.
La classifica ha fatto emergere la spaccatura all’interno dell’UE con Repubblica Ceca, Lituania e Slovenia alle posizioni 18, 19 e 21, e la caduta libera di Stati Uniti e Germania dal 15 e 16 dell’anno scorso al 23 e 24 di quest’anno. L’italia, che lo scorso anno era 33esima, è scivolata alla 41esima posizione.
Per stilare la classifica 2024, che si basa su dati 2023, vengono presi in considerazione i rapporti tra Pil, ambiente sociale, aspettative di vita e autovaluzione\soddisfazione di vita.
Secondo lo studio i nati prima del 1965 (Boomers e i loro predecessori) hanno valutazioni di vita superiori di circa un quarto di punto rispetto ai nati dopo il 1980 (Millennials e Gen Z). All’interno di ciascuna generazione, le valutazioni della vita aumentano con l’età per le generazioni più anziane e diminuiscono con l’età per quelle più giovani, con un effetto età minimo per coloro che si trovano nel mezzo.
Insomma, anche se è difficile addossare la colpa a qualcuno o a qualche cosa, nei paesi più evoluti, la tecnologia e i collegamenti digitali (sfruttati molto dalle nuove generazioni) potrebbero aver generato ulteriori bisogni nei giovani e aver fatto sprofondare la loro felicità “sotto le scarpe”. Un’ipotesi che necessiterebbe ovviamente di uno studio ben più approfondito ma che potrebbe avvicinarsi alla realtà conoscendo i numeri e i dati sullo sfruttamentto delle piattaforme da parte delle giovani generazioni (leggi i dati pubblicati recentemente sugli articoli Donut News)…
Siamo sprofondati nell’infelicità. Sarà colpa dei nuovi media e della tecnologia?
Subscribe
Login
Please login to comment
0 Commenti