A gennaio è iniziato il countdown per i cookie mentre a febbraio bisognerà fare molta attenzione alle email.
Cosa sta accadendo?
Da inizio 2024 Google sta riducendo il tracciamento spegnendo i cookie. La prima parte dell’operazione sta riguardando solo una piccola porzione di mercato, mentre entro la fine del 2024 i cookie verranno spenti per tutti.
Un’operazione che rivoluzionerà la pubblicità e provocherà un impatto in un comparto da 600 miliardi di dollari. Un mercato che nel 2027 dovrebbe raggiungere gli 800 miliardi.
Con la sparizione dei cookie, il tracciamento comunque non sparirà in modo totale. “Non saranno più i vari siti a tracciarci attraverso i cookie di terze parti, ma lo farà direttamente Chrome. Google, cioè. Con una differenza significativa: i dati personali non usciranno (non dovrebbero uscire) dal dispositivo usato per la navigazione. Google poi potrà informare i siti e gli inserzionisti pubblicitari che la persona che naviga da quel computer, da quello smartphone o da quel tablet è (per esempio) un appassionato di abbigliamento, cavalli, cucina francese e telefonia. E i siti e gli inserzionisti potranno poi tarare le pubblicità di conseguenza. Senza però sapere mai a quale specifica persona corrispondano quelle informazioni. Questa è l’altra novità importante, perché impedisce fattivamente a terzi di conoscere il comportamento di navigazione dei singoli utenti”. Così ha cercato di semplificare “Italian Tech“.
A Febbraio invece, una nuova modifica interesserà Google e Yahoo. Verranno infatti introdotte delle nuove regole di recapito email. Cosa significa?
Dall’1 febbraio 2024 Google e Yahoo richiederanno ai mittenti di massa di configurare l’autenticazione email tramite SPF/DKIM e DMARC per rafforzare le difese contro lo spoofing – un attacco informatico che sfrutta la falsificazione dell’identità – e i tentativi di phishing.
I suddetti mittenti dovranno consentire ai destinatari Gmail, e non solo, di “annullare l’iscrizione alla posta commerciale” con un semplice click, promettendo di elaborare tale richiesta entro due giorni al massimo.
La novità riguarda Google e Yahoo ma ben presto potrebbe approdare in altre piattaforme.
Quello che si vuole fare è rendere sicure le caselle email che inviano più di 5.000 messaggi in contemporanea. I servizi di mailing list sul mercato stanno in questi giorni allertando i marketer con messaggi di attenzione e varie notifiche dentro ai programmi d’invio. Se si usano servizi esterni per l’invio delle email il consiglio è quello di mettere in regola la mail, anche se non si raggiunge l’invio dei 5.000 messaggi giornalieri.
Su Google viene spiegato dettagliatamente come procedere (clicca qui).
Le scadenze del marketer. Gennaio e febbraio sono mesi cruciali
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