Quando scopriamo di avere un problema?
Quando ci sbattiamo contro, quando si palesa…
Viviamo sempre spensierati fino a che non incappiamo in un problema, poi reagiamo, anche se la nostra reazione può essere preventiva.
Si tratta di una rara reazione che non ci deve spingere ad avere paura di tutto ma a capire che strade intraprendere prima che si palesi il problema.
Tutto ‘sto pippone per?
Parto da distante o, meglio, da sott’acqua…
La storia di oggi parte dai fondali marini che ospitano una fitta rete di cavi a noi tanto cari.
Questi cavi sottomarini, sono circa 550, si estendono per migliaia, migliaia di km per collegare il mondo ad internet.
Proprio perché la posizione dei cavi è nota, sono possibili attacchi terroristici.
Il 7 giugno 2022, uno di questi cavi è stato tagliato creando non pochi problemi al continente africano, a Google, Amazon, ecc…
E se succedesse al nostro cavo?
Con le guerre in corso, visto che i cavi più importanti passano proprio tra Egitto e Mar Nero, c’è il serio rischio di un down incredibile alla nostra rete.
Vabbè, tanto che può succedere?
Paralisi quasi totale per la rete per alcuni giorni. Se si tagliassero più cavi contemporaneamente si rischierebbe un black-out almeno mensile.
“Non potrà mai succedere” è quello che dicono tutti coloro che non conoscono le tematiche.
I governi di tutto il mondo hanno intanto attivato sistemi di controllo 24h su 24 anche se il problema potrebbe palesarsi lo stesso.
Chi vive sul web oggi deve sapere che domani potrebbe saltare tutto!
Questa incertezza e tensione sottomarina ci dimostra che:
1- non possiamo dipendere da internet, dai social (questo vale per noi e per le aziende che chiedono i nostri servizi);
2- serve adoperare anche i vecchi mezzi di marketing e non rendere primario lo sfruttamento di internet;
3- serve una strategia complessa per raggiungere ogni obiettivo, una strategia che tenga presente anche dei problemi che si potrebbero trovare.
Quando si palesano, solitamente è troppo tardi per agire.