Gli utenti di TikTok sarebbero “significativamente più propensi” ad usare un servizio di streaming musicale a pagamento rispetto al consumatore medio.
Inoltre gli utenti di Tik Tok spenderebbero “molto denaro” (rispettto all’ascoltatore medio) in prodotti musicali tipo biglietti per eventi e merchandising.
Lo studio, probabilmente di parte, è stato realizzato da Luminate e comissionato da Tik Tok ma dimostra chiaramente come l’utente medio di Tik Tok abbia un impatto positivo nel mondo musicale.
Gli aspetti che influenzano maggiormente l’utente potrebbero ricadere soprattutto nell’età dello stesso e nella facilità di visione di un video breve da parte di quel target.
“Rispetto all’utente medio di piattaforme social o di video in formato breve (SFV), gli utenti di TikTok hanno maggiori probabilità di scoprire nuova musica su quel tipo di piattaforme” dice infatti la ricerca.
Lo studio si basa su dati che provengono da utenti americani, inglesi, indonesiani, tedeschi e brasiliani, recuperati negli ultimi 12 mesi.
Ci sono nello studio esempi tangibili che narrano la storia di artisti locali che sono diventati seguiti in tutto il mondo. E’ il caso di Zera, un serbo austriaco che ha iniziato a cantare e rappare canzoni in inglese e che è diventato virale pure nei balcani e in UE con un ritornello tedesco.
Tik Tok quindi spiega che nella sua piattaforma non ci sono confini e che anche dei cantanti locali possono scalare le classifiche con la viralità.
Ovviamente questi cantanti, vista l’età media degli utenti sulla piattaforma, rimangono ancora sconosciuti ai più anziani…
Si tratta comunque di dati da tenere in testa.