La situazione tra Meta e l’Ue è davvero ingarbugliata e tutto ruota attorno ad una parola: privacy.
Oltre alla nuova legge UE che impone ad ogni social e piattaforma la trasparenza (ne avevo parlato qui), c’è un’altra decisione che deve essere presa dall’Ue. Questa riguarda il trasferimento dei dati transatlantici di ogni piattaforma. Entro il 12 maggio la Corte Irlandese sulla Protezione dei dati dovrebbe prendere una decisione proprio su questo argomento ma Meta punta ad un accordo UE per evitare ripercussioni stato per stato.
Meta, proprio in vista della decisione Irlandese, sta cercando di velocizzare l’accordo. Nel suo rapporto sugli utili, Meta dice addirittura agli investitori che spera che il nuovo quadro dati UE-USA arrivi abbastanza presto da essere implementato prima della scadenza per la sospensione dei suoi trasferimenti UE. Meta nel suo rapporto dice che “non può escludere la possibilità” che l’adozione non avvenga abbastanza presto da impedire un tale ordine.
Se Meta e l’UE non troveranno un accordo, Meta dovrà affrontare un contraccolpo di circa un decimo delle sue entrate pubblicitarie mondiali. Cosa significa un decimo?
Se le entrate pubblicitarie mondiali nel 2022 hanno toccato la somma di 113,64 miliardi di dollari significa che Meta potrebbe perdere oltre 11 miliardi di ricavi. 11 miliardi di dollari!!!