Non sta accadendo in Italia ne in Europa ma precisamente nello stato americano dello Utah che conta 3 milioni di abitanti a maggioranza mormone.
Dall’1 marzo 2024 i minorenni che vorranno usare social network come TikTok o Instagram dovranno avere il consenso dei genitori inoltre il tutore legale dell’utente under 18 avrà accesso a post e messaggi privati
Il governatore repubblicano Spencer J. Cox ha introdotto assieme a questa legge persino un coprifuoco nell’utilizzo dei social per gli utenti sotto i 18 anni dalle 22.30 alle 6, sempre che i genitori non diano un consenso all’utilizzo continuato.
Questa non è in assoluto la prima legge che riguarda i social a venir approvata da uno stato americano. L’amministrazione dell’Arkansas ha introdotto una norma che obbliga i genitori a scegliere se consentire o no i social agli utenti monorenni; il Texas ha varato invece una norma per bloccare del tutto l’uso dei social da parte dei minorenni. Una norma che sarebbe stata introdotta per contrastare bullismo e sfruttamento sessuale.
Le piattaforme social, come scrive il New York Times, non hanno preso bene queste decisioni che “ledono i diritti alla privacy e alla libertà di parola”.
Giuste o no che siano le norme però potrebbero essere un arma a doppio taglio per i minori. Secondo Sarah Coyne, professoressa di sviluppo infantile alla Brigham Young University, le misure potrebbe avere un effetto boomerang, esacerbando i problemi di salute mentale dei giovani, escludendo i più vulnerabili da importanti fonti di informazione e di supporto.