Vi avevo già aggiornato sulla battaglia tra Apple e Meta ma con il passare dei giorni si stanno aggiungendo tasselli fondamentali che ci fanno capire in che direzione vuole andare la mela. Apple vuole aprirsi un mercato per se e vuole sfruttare le sue piattaforme.
Pochi giorni fa, Apple, per la prima volta in assoluto, ha deciso di tassare Meta? Avete capito bene.
Cosa è accaduto? La notizia è apparsa su The Verge e spiega perfettamente cosa, da oggi, fa Apple.
Apple ha aggiornato silenziosamente le sue regole dell’App Store decidendo di richiedere agli sviluppatori iOS di usare acquisti in-App – che quindi diano ad Apple il 30% – relativi alle vendite pubblicitarie nei social media. Insomma… per farla breve: “Tu sei nella mia piattaforma, guadagni, devi pagare anche me”.
Il portavoce dell’azienda Tom Channick di Meta ha inviato a The Verge la seguente dichiarazione: “Apple continua ad evolvere le sue politiche per far crescere la propria attività, riducendo al contempo gli altri nell’economia digitale. Apple in precedenza aveva affermato di non aver preso una quota delle entrate pubblicitarie degli sviluppatori e ora apparentemente ha cambiato idea. Rimaniamo impegnati a offrire alle piccole imprese modi semplici per pubblicare annunci e far crescere le loro attività sulle nostre app”.
Meta ovviamente non è contenta dell’operazione perché provocherà ulteriori danni economici al gruppo.
Apple inoltre sembra stia preparando un vero e proprio banco di prova per la pubblicità basata interamente su iOS (già sta facendo qualche cosa da anni ma vuole implementare il sistema). Pubblicità che andrà a gestire direttamente Apple. Ovviamente si stanno registrando già le prime problematiche… ci sono persino frizioni interne ad Apple ma soprattutto tra gli addetti ai lavori.