I social possono uccidere le persone? Secondo il coroner inglese (una sorta di medico legale) intervenuto per esaminare le cause della morte di una 14enne londinese, la risposta è sì.
Il caso:
Molly Russell, 14 anni, nel 2017 decise di uccidersi, secondo le tesi degli avvocati dei genitori della ragazza, dopo aver letto oltre 2.000 contenuti pericolosi e autolesionisti sulle piattaforme di Meta e Pinterest. Dopo una lunga battaglia legale, a distanza di anni dalla data della morte della ragazzina, il coronoer inglese, nei giorni scorsi, ha deciso che sono stati proprio i mezzi digitali a contribuire alla morte della ragazza che stava vivendo un momento di depressione. Una sentenza che fa riflettere e che sta aprendo un dibattito sull’uso dei social da parte dei minorenni.
Subito dopo la sentenza, anche il Principer Williams ha preso posizione dicendo che “serve più sicurezza” e che “nessuna famiglia deve subire tutto questo”. Per ora le compagnie social citate non hanno preso posizione.