Tutte le novità della scorsa settimana riguardanti i social ci devono portare ad una riflessione. Meta, YouTube, Tik Tok, Twitter dove vogliono arrivare?
Spesso ci dimentichiamo che dietro a questi nomi ci sono società che hanno un solo obiettivo: guadagnare per poi spartire i dividendi agli azionisti. Meta guadagna un sacco ma il crollo del 4% sul precedente trimestre per gli analisti e azionisti pesa. Attenzione, stiamo parlando di una società che guadagna ma che è in leggera sofferenza. Gli analisti, gli azionisti vorrebbero sempre crescere.
La teoria del nuovo millennio è crescere, e non indietreggiare, guadagnare sempre più.
E dove ci porterà questa teoria?
In un baratro vero e proprio perché spesso ci dimentichiamo che dietro ai movimenti di denaro, ai ricavi, ci sono persone che lavorano ma anche che usufruiscono di questi servizi. La botta finale al sistema potrebbe arrivare dal metodo di pensiero di queste società.
Come descritto perfettamente da The Atlantic, il problema più grosso è che il mondo, i cittadini (molti sui social – qui i dati di We Are Social) devono sottostare al potere di pochi. Elon Musk ha praticamente deciso di avvicinare Twitter al pensiero trumpiano… libertà di parola senza limiti, senza filtri!
“Presto potremmo entrare in un’era in cui i proprietari terrieri delle celebrità dettano i termini di servizio sui propri social network, quelli che sono esplicitamente posizionati contro la moderazione dei contenuti e a favore di una facile comprensione del massimalismo della libertà di parola”. Charlie Warzel, L’Atlantico