La rivoluzione dei social è in corso. Facebook ha ufficialmente cambiato l’algoritmo mentre Instagram si appresta a farlo. Non è dato sapere quando la piattaforma più giovane muterà alcuni codici del suo algoritmo ma non passerà ancora molto tempo visto che post e storie hanno un calo di reach notevole dovuto soprattutto alle novità arrivate. L’obbiettivo di Meta è ovviamente quello di contrastare Tik Tok a suon di video.
Siamo nel bel mezzo di una guerra tra Meta e ByteDance, società cinese proprietaria di Tik Tok. L’introduzione dei video sui social hanno portato a buoni risultati che comunque non sono sufficienti per Meta e per battere la concorrenza.
Ogni volta che l’utente apre Facebook la piattaforma farà 4 verifiche immediate che rispondono a questa strategia:
- Inventario: il primo passaggio è recuperare tutti i post condivisi dagli amici dell’utente e delle pagine che segue.
- Segnali: la lista dei contenuti inventariati viene passata al setaccio per individuare dei segnali di interesse.
- Previsioni: i segnali vengono utilizzati per prevedere la probabilità che l’utente ha di interagire con i post mostrati. Ad esempio:
- probabilità di un clic
- probabilità di lettura
- probabilità di un like, commento o condivisione
- probabilità che si tratti di un contenuto clickbait
- probabilità che il post rimandi ad una pagina di bassa qualità (che l’utente chiude immediatamente)
- Punteggio: tutte queste probabilità contribuiscono a generare un punteggio che viene dato ad ogni contenuto che potrebbe piacere all’utente. Quelli che ottiene il punteggio più alto verranno distribuiti nel news feed dell’utente.
Cosa fa poi l’algoritmo e che strade prende il contenuto?
Ci sono due strade che possono percorre i contenuti, due modi attraverso i quali giungono alle persone:
- Distribuzione connessa: i post vengono distribuiti a coloro che ti seguono (“core audience”)
- Distribuzione non connessa: i post sono visti da chi non ti segue, ma potrebbe essere interessato ai tuoi contenuti. È una distribuzione che si attiva quando altri utenti condividono o ricondividono le tue notizie.
I consigli che l’azienda offre ai creator di Facebook (che potrebbero valere anche per Instagram) per avere più possibilità di essere notati dall’algoritmo sono questi:
- Creare contenuti originali come per esempio video auto prodotti e streaming. O anche video che migliorano contenuti altrui con l’aggiunta di commenti in sovraimpressione, montaggi con una narrazione vocale o raccolte di clip montate per una nuova narrazione. Al contrario, viene penalizzato il caricamento di video altrui o video non originali con miglioramenti di poca importanza come l’aggiunta di loghi o musica di sottofondo;
- Ottimizzare i contenuti per le condivisioni. Più facile a dirsi che a farsi, anche perché spesso per farlo si rischia di proporre contenuti divisivi, provocatori, che accendono gli animi, ma senza dare valore;
- Aderire alle linee guida sull’integrità. No a contenuti sessualmente espliciti, violenti, che promuovono il fumo, concorsi o regali e tanti altri.