Clubhouse si gioca il suo futuro dopo essere sprofondata nel dimenticatoio (soprattutto in UE). La piattaforma Social audio, nata in USA nel 2020 e quotata 100 milioni di dollari, sta sperimentando una nuova versione beta che prevede il lancio di comunità private chiamate “Houses”. ClubHouse consente a qualsiasi persona o gruppo di creare la propria “casa” all’interno di Clubhouse.
L’obiettivo di ClubHouse è di dare la possibilità agli utenti di creare luoghi intimi dove sarà possibile chattare con tutti i legami affettivi più stabili. Questa nuova esperienza delle case avrà orari di incontro regolari. Invece di trovarsi al bar, insomma, ClubHouse vuole spingere gli utenti ad incontrarsi nella casa virtuale (audio).
Un portavoce di Clubhouse ha detto a TechCrunch in un’e-mail che l’azienda considera le nuove offerte di Houses più intime rispetto ai Club, poiché sono costruite tramite inviti e chiunque in una House può avviare o programmare una stanza all’interno della House, mentre i Club sono più pubblici e aperto a chiunque possa chiedere di aderire.
Il CEO della Clubhouse Paul Davison ha annunciato il cambiamento in una serie di tweet, sottolineando che ogni House avrà le sue “regole di moderazione della personalità, della cultura e dei contenuti”.
Come andrà a finire?
Sembra una piccola evoluzione che però forse punta ad altro, ad esperienze immersive che non saranno solo audio ma virtuali. Vedremo…