Per la prima volta si è parlato di Metaverso al Parlamento Europeo. Il 24 giugno tutti i gruppi politici europei hanno conosciuto più da vicino il Metaverso e tutte le insidie che può generare. Il Metaverso non è più tanta fuffa! Questo nuovo modo di concepire internet e il mondo virtuale è una realtà e va regolamentata. Ci sono già alcuni aspetti illegali legati al Metaverso e alle criptovalute che preoccupano e il Parlamento Europeo sembra voglia intervenire prontamente.
“Il metaverso – cita la nota dell’Unione Europea- può essere descritto come un mondo 3D virtuale immersivo e costante in cui le persone interagiscono per mezzo di un avatar per svolgere una vasta gamma di attività. […] Le principali società tecnologiche stanno aumentando le loro attività nel metaverso, anche attraverso fusioni e acquisizioni. Ciò ha dato impulso a un dibattito su come dovrebbero essere applicate le norme sulle fusioni e il diritto antitrust”.
Il Parlamento ha poi parlato delle criptovalute, dei token non fungibili sollevando problemi di proprietà, uso improprio, interoperabilità e portabilità nonché di furto d’identità. “C’è una vasta gamma di comportamenti e pratiche illegali e dannosi nell’ambiente del metaverso”. Per il Parlamento Europeo l’immersione può avere anche “gravi impatti negativi sulla salute, soprattutto per i gruppi vulnerabili, come i minori, che potrebbero richiedere una protezione speciale. Infine, l’accessibilità e l’inclusività del metaverso rimangono aree in cui devono ancora essere compiuti progressi per creare un ambiente di pari opportunità.”
Insomma c’è tanta carne al fuoco.
Il Metaverso non è fuffa. Il Parlamento Europeo ragiona su regolamenti o leggi
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